Monsignor Pedro Zilli
Suzana 31 Marzo 2021 Mercoledì Santo
Carissimi, questa volta mi faccio vivo per darvi una notizia
che mi ha lasciato sconcertato. Riguarda una persona che
molti a Brugherio conoscono e hanno apprezzato Monsignor
Pedro Zilli, Vescovo di Bafatà qui in Guinea Bissau. Circa tre
ore fa il Signore lo ha chiamato a sé.
Un grande vuoto, come se si aprisse una voragine e tu sei lì
proprio sull’orlo….
Dom Pedro, che per noi di Brugherio e per tutti quelli che
come noi lo hanno conosciuto alla missione di Suzana era
rimasto PADRE PEDRO, IL Missionario brasiliano di Suzana,
che ha imparato non solo il Criolo e il Felupe, ma, in coppia
con padre Zè, anche l’Italiano e… un bel po’ di Milanese
arioso.
Una persona alla mano, un tipo simpatico e grande
comunicatore.
Siamo stati insieme cinque anni, lui ufficialmente era il mio “coadiutore”, ma ci sentivamo fratelli, tanto più che, in
Brasile, avevo conosciuto la sua famiglia, il papà, Zé (Giuseppe) e la mamma Teresina, i fratelli, la sorella i nipotini. Mi hanno
accolto come uno della famiglia, e che festa quando nel 2001 sono tornato là per la sua consacrazione Episcopale!
Brasiliano, discendente di italiani emigrati due generazioni prima.
Innamorato della missione! non sapeva nemmeno andare in bici; ebbene, pur di poter andare a incontrare la gente nei loro
villaggi, ha imparato, con tante cadute; ad andare in bici, poi in motorino, poi un gruppo di amici di Brugherio gli ha regalato un
Morini bicilindrico… “Si, ma io non passo mai i 60 all’ora, mica sono matto come te!” mi diceva. In soli cinque anni era riuscito
non solo a esprimersi in Felupe, ma anche a fare traduzioni e ricerche: aveva lo sprint della missiojne, di far conoscere Gesù…
Me l’hanno portato via per farlo Superiore del nostro gruppo. Si è spostato a Bissau: e subito è stato ricercato come predicatore
di ritiri e direttore spirituale. Come Superiore si è trovato con parecchi “galleti” nello stesso pollaio, ma ha saputo avere pazienza
e l’ha trasmessa anche a noi.
Richiamato in Brasile per il Seminario liceale del Pime, ci si è buttato, ma il Brasile, che pure è immenso, gli andava stretto…
Poi la creazione della diocesi di Bafatà, che andava provvista di un vescovo. Naturalmente io non ero tra quelli a cui si domanda
un parere, ma… ho fatto un po’ di “campagna”. D’altra parte mi pareva proprio che tra di noi nessuno fosse più indicato di lui per
accollarsi l’avvio di una diocesi nuova. Non ero il solo a pensarlo e così… E’ stato non solo il primo vescovo di Bafatà, ma il primo
brasiliano a essere ordinato vescovo in terra di missione, inaugurando una relazione tra le chiese dell’emisfero Sud, un fatto
storico! Sì, ma lui non si dava importanza, anche se in così poco tempo ha creato tanti ponti tra le chiese di Guinea Bissau e del
Brasile.
A Brugherio l’abbiamo avuto alla Festa dei Popoli di due anni fa e so che ha lasciato il segno.
Un autentico “personaggio”, di quelli veri, anche se non la metteva giù dura. La semplicità, la capacità di meravigliarsi,
l’entusiasmo per la missione che gli veniva da un amore a Gesù vivo e profondo… Facciamone tesoro! E mentre preghiamo il
Signore che lo accolga nella sua Misericordia, chiediamo che ci ottenga da Lui il dono dell’entusiasmo per Gesù e per la sua
Missione. Sarà il dono per questa santa Pasqua?